Perché la Striscia di Gaza rischia di restare divisa in due: come procede la tregua
Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è in vigore da un mese, nonostante le continue violazioni che hanno causato la morte di oltre 200 palestinesi. Il piano di pace è in stallo e c'è il rischio che la Linea Gialla, che divide la Striscia in due, diventi un confine permanente.
La situazione nella Striscia di Gaza è tesa, con entrambe le parti che si accusano a vicenda di violazioni del cessate il fuoco. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato di essere determinato a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco con il pugno di ferro, mentre Hamas ha accusato Israele di violare quotidianamente il cessate il fuoco e di uccidere centinaia di persone.
La Linea Gialla, che divide la Striscia in due, è un confine temporaneo che dovrebbe ridursi progressivamente con il ritiro delle truppe israeliane. Tuttavia, Israele ha sempre detto di voler mantenere il controllo di una zona cuscinetto, una sorta di perimetro di sicurezza, e quindi il timore dei palestinesi è che questa linea finisca per calcificarsi, lasciando di fatto la Striscia divisa in due con la maggior parte del territorio occupato da Israele.
Gli Stati Uniti stanno lavorando a un progetto per costruire una grande base militare nel Sud Israele, che dovrebbe ospitare la forza di stabilizzazione internazionale responsabile del mantenimento della pace a Gaza. L'Italia potrebbe partecipare a questa forza e il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affermato che il contributo italiano in Medio Oriente sarà importante.
Tuttavia, la situazione rimane incerta e la tregua è fragile. Le violazioni del cessate il fuoco sono continue, gli aiuti umanitari non arrivano secondo gli accordi e non è chiaro come stia procedendo il ritiro dell'esercito israeliano né come verrà gestita la ritirata dei miliziani di Hamas dalla Striscia.
