Perché l'Unione europea teme di perdere la Moldova
L'Unione europea teme di perdere la Moldova a causa delle elezioni parlamentari del 28 settembre. I leader di Francia, Germania e Polonia sono recentemente stati in visita a Chisinau, la capitale della Moldova, in occasione del 34esimo anniversario dell'indipendenza del paese dall'Unione Sovietica.
Il presidente francese Macron, assieme ai leader tedesco Merz e polacco Tusk, ha denunciato le ingerenze russe e ha ribadito il sostegno all'adesione della Moldova all'UE. L'incontro con la presidente moldava Maia Sandu, nota per le sue posizioni pro-europee, si è svolto in un momento cruciale, dato che le elezioni parlamentari sono vicine e c'è il rischio di interferenze russe.
La Moldova, situata tra Romania e Ucraina, è direttamente interessata dalle tensioni geopolitiche causate dall'invasione russa dell'Ucraina. Il paese sta cercando di rafforzare i legami con l'UE, con i negoziati per l'adesione iniziati nel giugno dell'anno scorso. Il piano è quello di aderire all'UE entro il 2030, ma il risultato dipenderà dall'esito delle elezioni parlamentari del 28 settembre.
In questo contesto, i leader europei hanno voluto riaffermare il loro sostegno alla Moldova e contrastare le ingerenze russe, che potrebbero influenzare l'esito delle elezioni. Il presidente Macron ha chiarito che l'UE non significa oppressione dei popoli, ma rispetto della sovranità di ciascun paese, e che la propaganda russa che afferma il contrario è solo un insieme di menzogne.
