Pierdavide Carone: “Trovavo volgare soffrire in pubblico per Dalla, il silenzio mi ha fatto sparire”
Mi siedo e comincio a raccontare. Era il 2005, erano gli inizi della mia carriera. Ero un teenager innamorato della musica e della televisione. Ero fra i concorrenti di Amici, un'esperienza incredibile che mi ha cambiato la vita. Poi, arriva l'incontro con Lucio Dalla. È stata un'esperienza unica, arrivato dagli USA, ho conosciuto un artista che mi ha cambiato il modo di pensare e di sentire la musica. Ero pronto a everything, disposto a imparare e a sperimentare nuove cose.
Poi, è arrivato il momento della morte improvvisa di Lucio. Ero devastato, era come se fossi io stesso a essere morto. Ci sono stati momenti in cui non ero in grado di provare emozioni, di piangere, di sentire. Era come se il mio cuore si fosse fermato. Ero in sfidato a rimanere in silenzio, a non dire nulla a nessuno. Era l'impressione che il suo funerale fosse anche il mio. Era come se il mio mondo si fosse venuto a cadere.
Ora, visto che è passato molto tempo, sono pronto a ricominciare. Ho deciso di partecipare al San Marino Song Contest l'8 marzo, con l'obiettivo di strappare un biglietto per l'Eurovision. È un progetto difficile, ma credo di essere pronto. Sono pronto a strattegizzare, a lottare per il successo. Non ho più paura di essere vulnerabile, di esprimere le mie emozioni in pubblico. Sono pronto a tutto, anche a strappare la mia parte dal successo che ho lavorato per costruire. È un successo solo mio, un successo che non appartiene più a Lucio Dalla, ma a me, a Pierdavide Carone. È un nuovo inizio, un nuovo capitolo della mia vita. Sono pronto a dargli il mio meglio.
