Pippi Calzelunghe compie 80 anni: la storia vera dietro la bimba che ha incantato il mondo
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Pippi Calzelunghe compie 80 anni: la storia vera dietro la bimba che ha incantato il mondo

Ecco il testo rigiorato:

Gli 80 anni di Pippi Calzelunghe, la bambina che sfida il vento, la piccola ribelle che danza sopra le regole del mondo con due trecce rosse al cielo e un sorriso sfacciato. La padrona di Villa Villacolle oggi, 25 marzo, compie 80 anni.

Astrid Lindgren, quando la crea nel 1945, il mondo è ancora ingabbiato in rigide convenzioni e regole che separano i grandi dai piccoli. Ma Pippi, con le sue scarpe troppo grandi e il suo cavallo a pois sul portico, spezza ogni catena.

“È ambientato in un mondo di fantasia, ma nasce da una realtà del tutto contadina”, racconta Mariagrazia Mazzitelli, direttrice editoriale di Salani, in diretta su Radio Deejay. “Astrid Lindgren era nata a Vimmerby, in una parte bellissima della Svezia, sud di Stoccolma. Era un posto meraviglioso. Invito ad andare perché c'è un Pippi World, una sorta di Disneyland molto diversa, l'anti-Disney, perché è un posto fatto a misura di bambino e tutto in legno.”

Astrid Lindgren era una donna fuori dall'ordinario, nata contadina ma vissuta in una famiglia anche molto originale. “Il padre era un meraviglioso racconta storie, quindi lei e i suoi fratelli ascoltavano e in questa famiglia c'era un'armonia, erano poveri, facevano una vita faticosa ma si divertivano moltissimo a casa. C'erano feste, serate, il meglio di quello che possiamo immaginarci della convivialità svedese.”

Poi lei ebbe una vita molto particolare. “Si trasferì a Stoccolma e iniziò a fare la segretaria e per tanti anni lavorò nel campo dell'editoria. Aveva pubblicato un libro sempre di storie, ma all'inizio quando mandò in giro la storia di Pippi, nessun editore voleva pubblicarlo perché era troppo fuori i canoni dell'educazione dei bambini. Alla fine lo pubblicò vincendo un concorso di scrittura. Ha avuto subito successo, già nel 1945. Fu un passaparola svedese.”

Gli 80 anni di Pippi Calzelunghe, Mazzitelli: “Pippi esprime il super potere dei bambini”

Il successo di Pippi Calzelunghe arriva in Italia tredici anni dopo, nel 1958, grazie a una donna appassionata di letteratura per ragazzi. “In Italia arriva perché una giovanissima signora italiana, molto appassionata di letteratura per ragazzi, decise di andare a vivere un anno in Svezia. Anche lei una donna molto particolare. Siccome sapeva di questo successo, andò a cercare la scrittrice. Lo ha tradotto con l'aiuto di una sua carissima amica che era svedese. Insieme a lei, a quattro mani, tradussero il libro.”

“In Italia come in Svezia, le reazioni sono le stesse: i bambini la adorano e gli adulti ne sono spiazzati, ma nessuno può restare indifferente al suo spirito indomito.”

La società italiana stava cambiando, il '68 arrivava. Ognuno ha trovato in Pippi qualcosa anche se in origine la Lindgren dice “Io non volevo fare la rivoluzionaria”. Pippi non è rivoluzionaria, Pippi è tollerante, vuole esprimere il super potere che hanno i bambini. Era quello che ogni bambino fragile che va nella vita vuole avere. Pippi è forte come i bambini volevano essere.”

La serie televisiva di Pippi Calzelunghe, tratta direttamente dal libro, girata in Svezia e diretta da Olle Hellbom, è andata in onda per la prima volta nel 1969. La serie televisiva vede come protagonista l'ormai iconica Inger Nilsson nei panni di Pippi, con il suo sorriso birichino, le trecce rosse che sfidano la gravità e la forza sovrumana che le permette di sollevare persino il suo cavallo.

Le avventure di Pippi Calzelunghe, insieme ai suoi amici Tommy e Annika, prendono vita in episodi colorati e scanzonati, ambientati nella magica Villa Villacolle tra tesori nascosti, viaggi in mongolfiera, pirati improbabili e adulti che cercano invano di incasellarla nelle regole della società. “La serie è ancora insuperata. È uno di quei casi in cui dici ‘Guarda anche quanto la serie ha tenuto negli anni'. Proprio perché è stato un completamento assoluto, è un'amplificazione di questo personaggio straordinario.”

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