PISTOIA, LA MORTE DELL'AUTISTA AGGREDITO DAI TIFOSI: L'ANALISI DEL CASO
L'avvocata Patrizia Giusti, assieme alla psicologa giuridica e criminologa Laura Volpini e alla giornalista Simona Berterame, ha discusso il caso dell'autista del Pistoia Basket ucciso durante un assalto da parte di tifosi. Il caso presenta diversi aspetti interessanti, tra cui la mancanza di luce nel luogo dell'aggressione, che potrebbe essere usata come elemento a favore della difesa, sostenendo la mancanza di intenzionalità nell'uccidere la vittima.
Patrizia Giusti ha spiegato che il dolo eventuale si riferisce all'accettazione del rischio che un evento si verifichi a causa della propria condotta, anche se non si vuole necessariamente che si verifichi. Questo elemento potrebbe essere importante nella strategia difensiva. Laura Volpini ha evidenziato che il caso presenta caratteristiche peculiari rispetto ad altri reati di gruppo, come stupri di gruppo o baby gang, in quanto la differenza anagrafica tra gli aggressori non sembra avere un peso rilevante.
Simona Berterame ha sottolineato che gli indagati potrebbero aver agito senza un progetto univoco e che potrebbero esserci stati imprevisti situazionali. Inoltre, ha notato che il fatto che gli indagati non abbiano riportato ferite potrebbe essere un elemento a loro carico.
La discussione ha anche toccato l'importanza di verificare se i sassi lanciati contro il pullman provengano dal luogo dove gli aggressori stavano, poiché ciò potrebbe indicare premeditazione. È stato anche evidenziato che le testimonianze delle persone presenti sull'autobus, tra cui l'eroico autista, potrebbero essere fondamentali per la ricostruzione dei fatti.
In sintesi, il caso presenta molti elementi da analizzare, tra cui la strategia difensiva basata sulla mancanza di intenzionalità, la peculiarità del reato di gruppo senza differenze anagrafiche rilevanti, l'importanza di verificare la provenienza dei sassi e il ruolo delle testimonianze degli eventuali testimoni.
