Più Draghi e meno Sangiuliano, Nos riprova a rilanciare l’area dei liberaldemocratici
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Più Draghi e meno Sangiuliano, Nos riprova a rilanciare l’area dei liberaldemocratici

Più Draghi e meno Sangiuliano, Nos riprova a rilanciare l'area dei liberaldemocratici

Buona la terza. Dopo il divorzio tra Azione e Italia Viva del 2023 e lo schianto alle elezioni europee del 2024, il mondo liberaldemocratico prova a riunirsi di nuovo per vedere se tra ferite politiche e cocci elettorali c'è ancora spazio (e voglia) per creare un partito riformista in grado di attrarre elettori fuori dal bipolarismo italiano. Dal voto di giugno sono arrivate due novità politiche che hanno sgombrato il campo in attesa di capire quanto sarà largo: il leader di Italia Viva ha deciso di schierarsi con il centrosinistra e, come diretta conseguenza, uno degli esponenti più importanti del suo partito, Luigi Marattin, ha scelto di uscire da Iv, lanciando con Enrico Costa un appello per costruire entro le elezioni politiche del 2027 un vero partito…

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