Pogrom, ovvero l’equivoco antisemita di una parola inequivocabile
È orrendamente significativo il fatto che abbia preso a gemmare e ad accreditarsi perlopiù in Europa, nell’Europa che fu della Shoah, la notizia di stampo goebbelsiano secondo cui il presidente di Israele, Yitzhak Herzog, avrebbe commentato e condannato i recenti casi di violenza anti-palestinese in Samaria adoperando la parola pogrom.
Non si sa – e dopotutto importa abbastanza poco saperlo – se l’illustre corrispondente di guerra della grande testata e il ragazzotto di redazione engagé dal-fiume-al-mare fossero accomunati da semplice sciatteria, o invece anche dal supplemento di qualche intenzione, quando attribuivano al presidente israeliano di aver definito in quel modo, pogrom, e come tale condannato, l’atto di aggressione di cui l’altra sera si rendevano responsabili…