Poliziotti arrestati a Verona, la denuncia delle vittime: “Picchiato e trascinato nell’urina”
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- Si è concluso nei giorni scorsi, l’incontro di studio dedicato alla sostenibilità ed alla equità sociale nella valutazione degli investimenti in infrastrutture di trasporto, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile (DIIES) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Si tratta di un’ulteriore attività sviluppata nell’ambito delle attività del “Dottorato in Ingegneria dell’Informazione” e del “Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – MOST”. I potenziali effetti sociali e di coesione territoriale prodotti dalle grandi infrastrutture di trasporto in Calabria ed in Sicilia, ad esempio l’Alta Velocità ferroviaria ed il collegamento stabile nello stretto di Messina, necessitano di ulteriori approfondimenti sul piano scientifico ed applicativo. “I riferimenti nazionali per la valutazione degli investimenti pubblici prestano particolare attenzione alle componenti economiche ed ambientali della sostenibilità; tuttavia occorre comprendere e mitigare i divari sociali tra i territori nazionali ed europei” ha sottolineato il prof. Francesco Russodell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria che, tra l’altro, recentemente è intervenuto sul tema delle grandi infrastrutture di trasporto al sud (AV e ponte) alla Camera dei Deputati nelle Commissioni Congiunte Trasporti ed Ambiente. Il prof. Agostino Nuzzolo Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e tra i fondatori della scuola di ingegneria dei trasporti di Reggio Calabria ha delineato le linee di ricerca scientifica da approfondire per comprendere gli effetti di sostenibilità ed equità sociale potenzialmente prodotti dalle grandi infrastrutture di trasporto. “Occorre un approccio interdisciplinare ma soprattutto di sistema per supportare le scelte di investimento nel sistema delle infrastrutture strategiche di trasporto”. Nuzzolo ha presentato i risultati di una ricerca sui metodi di valutazione che lo ha visto impegnato anche nella valutazione dei potenziali effetti prodotti dal ponte sullo stretto di Messina. Alcuni esempi applicativi a scala regionale (Calabria e Sicilia) sono stati presentati dall’ing. Corrado Rindone. L’evento si è concluso con la presenza del Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti e dei direttori dei due dipartimenti di Ingegneria della Mediterranea di Reggio Calabria, prof. Claudio De Capua (DIIES) e prof. Giovanni Leonardi (DICEAM). Gli intervenuti hanno sottolineato l’impegno dell’Ateneo reggino a sviluppare le ricerche finanziate con il PNRR ed in particolare nell’ambito dello spoke4-Rail Transportation del Centro Nazionale della Mobilità Sostenibile-MOST. Il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti ha concluso ribadendo l’impegno dell’intera comunità accademica ad offrire un supporto scientifico nella realizzazione delle grandi infrastrutture che interessano l’area dello stretto di Messina (Ponte ed Alta Velocità). “Possiamo mettere a disposizione conoscenze e competenze, affinché le scelte sul sistema dei trasporti siano supportate da valutazioni quantitative e basate su approcci scientifici. È una sfida che impegna l’intera comunità accademica, mettendo a sistema tutte le aree culturali della Università Mediterranea di Reggio Calabria”.