Ponte sullo Stretto, il fronte della protesta: “Opera inutile e dannosa. Saccheggiano fondi al Sud”
Ponte sullo Stretto, il fronte della protesta: “Opera inutile e dannosa. Saccheggiano fondi al Sud”.
Io abito sul lungomare di Villa San Giovanni e la mia casa è una delle prime abitazioni che dovrebbero essere demolite per lasciare spazio al cantiere del ponte sullo stretto. L'opera, licenziata dalla commissione Via Vas con 60 prescrizioni, forse partirà, ma non sappiamo se si concluderà. Faccio parte del Movimento No Ponte da sempre, anche prima che andassi ad abitare a Torregrotta, per 10 anni si era fermata. Ci ritroviamo un'altra volta a fare questa battaglia, non solo per noi, ma per tutti i cittadini di Messina, perché il cantiere sventrare una città intera.
Mi chiedo come questo sia possibile senza ascoltare i territori, senza ascoltare i cittadini, in modo particolare i destinatari di esproprio, che fino a oggi sono stati considerati dei “ospiti” che occupano uno spazio che non gli è dovuto e che dovrebbero lasciarlo libero senza tante storie. Messina ha problemi di approvvigionamento d'acqua, sappiamo che quest'opera poggi a Villa San Giovanni su una Faglia sismica. Casa mia dovrà essere demolita per qualcosa che potrebbe a un certo punto fermarsi. Non solo per le ragioni giuridiche, ma anche perché la natura a fermare quest'opera. Quello che sta facendo il Governo è uno saggio di fronte agli italiani.
ieri la Lega ha presentato un aumento delle risorse per il ponte di 3 miliardi di euro, sottraendoli al Fondo di sviluppo e coesione, ovvero alla sanità, all' scuola, alla manutenzione delle strade, al territorio. Spenderanno 15 miliardi di euro forse non hanno voluto tenere in considerazione le denunce di istituti pubblici come l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha detto “Attenzione, così non va bene”.
Non hanno voluto mandare il parere al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici hanno riempito anche la commissione Via Vas di es-consiglieri di centrodestra per ottenere un via libera al Ministero dell'Ambiente, nonostante le tante prescrizioni. Io come opposizione, intendiamo portare avanti questa battaglia in maniera unitaria, sostenendo i comitati e spiegando a tutti i cittadini e cercando di far capire al Governo che le priorità sono altre. ancora oggi assistiamo a ritardi a blocchi di nodi ferroviari, come è accaduto tre settimane fa a Roma Terminal Tiburtina, Sistema aeroportuale, che va completamente in crisi. La Sicilia soffre la crisi della città.
Sicché, Salvini si è fissato di spendere 15 miliardi di euro per un ponte che oggi non serve a nessuno, mentre i siciliani devono bere o lavarsi all'interno degli abbeveratoi? È qualcosa di scandaloso! A 4 giorni dalla convocazione della commissione, sono stati integrati 12 nuovi membri. Siamo andati a vedere i curricula di questi 12 nuovi membri, e sono tutti esponenti di partito della Lega e dei Fratelli d'Italia. Vedo un consigliere comunale che è esperto nell'installazione di ascensori o un ingegnere che ha società specializzata nella manutenzione negli appalti per l'asfaltatura delle strade. Ecco, pone un grande interrogativo di chi ha letto in 4 giorni 10.000 pagine, 1.000 piani, fatto calcoli volumetrici, costruttivi, sismici. La commissione Via Vas continuerà a non ascoltare, perché tutte le osservazioni che sono state fatte e portate anche al Parlamento durante le audizioni, non vengono mai prese in considerazione.
L'amministratore delegato Ciucci, il Sottosegretario la Presidenza del Consiglio Morelli hanno detto “stanno valutando il parere e le osservazioni per preparare le risposte e adeguare il progetto”. Ecco, noi non abbiamo mai avuto il parere. Cosa sta accadendo? Un ministro sta calpestando le regole della legislazione italiana e europea, si chiama Matteo Salvini, quando i costi lievitano del più del 50%, non si può procedere con l'assegnazione già fatta, e quindi questo viola le direttive europee.
Questo è un Eco mostro, un progetto insostenibile, un fatto ideologico che passa sopra la testa e la vita delle persone. Sull'argine ci sono la visione di come vedi il sud, non abbiamo linee ferrate a binario unico, il 50% va a gasolio, i tempi di percorrenza da un posto all'altro della Sicilia sono 10-12 ore, il dissesto idrogeologico, manca l'acqua. Insomma, non ci sono soldi, non ci sono soldi e loro vogliono sperperare tutto questo su un'opera che non cambia l'economia della Sicilia.
Bisogna fare investimenti buoni per lo sviluppo economico, non un ponte. Il ponte sarà poi una devastazione totale che non porterà a niente. Abbiamo presentato tre emendamenti alla Legge di Bilancio tramite ai parlamentari di Avis, chiediamo di stanziare i soldi per traghetti a doppia alimentazione o esclusivamente elettrici, porre un rimedio alla gravissima crisi idrica, un'azione di contrasto al dissesto idrogeologico. Solo chi non conosce questi Torri può pensare che quest'opera sia un'opera che cambierà la vita alle persone che vanno in queste due regioni. Un investimento che sarà un idrovora. Il totale dei soldi già spesi sul nulla, ad oggi, si aggira intorno al miliardo e 100 milioni di euro. Verremo a valutare, anche dal punto di vista penale, gli espropriati.
L'unica cosa che sappiamo è che sono dei quadratini gialli nelle piante dell' Stretto di Messina. Ma nessuno ha ritenuto di parlare con noi. Volevo ricordare al ministro Salvini che anche gli espropriati hanno dei figli e anche loro hanno gli stessi diritti di vivere in un territorio sano e vivo. Exattamente al centro, fra due incompiute, alle spalle di casa mia, vedo prima oppoca propedeutica non completata e abbandonata. quando mi affaccio dall'altra parte, vedo un lungomare che è stato riqualificato solo per metà. Volevo alzare il ponte, un progetto nuovo dovrebbe rifare la Via Vas, non essere approvato con 60 prescrizioni, è sempre da rivedere la percentuale di possibilità che resti incompiuto e che a un certo punto si debba fermare. Esiste sicuramente una via alternativa che produrrebbe altrettanto lavoro che produrrebbe altrettanto sviluppo ed è questo che noi chiediamo.