PORRO SMASCHERA LANDINI CLAMOROSAMENTE: “PRIMA CONTRATTI A 5€ ORA PALADINO DELLO SCIOPERO!”
“La Lamentata Scioperazione: ‘Prima Contratti a 5€, Ora Paladino dello Sciopero!' esclamava Landini. I giornali titolano sullo sciopero, che è stato un disastro ieri alle grandi città, paralizzando Roma e Torino in particolare. La manifestazione ha visto anche la partecipazione di giovani studenti, coloro che sono il futuro del paese, che parlano di intelligenza artificiale, impegno e femminismo. Questo ha creato una specie di retorica del fronte, andando con i loro caschetti in piazza.
Il problema è proprio questo: noi cittadini non possiamo più essere considerati come simplessemplici vittime delle decisioni prese da dipendenti pubblici che ci hanno rotto le scatole. C'è bisogno di una rivolta sociale. Come dice Landini, dobbiamo prendere a calci nel sedere a quelli che ogni venerdì scioperano. Non le leggi, non Salvini, non la Meloni, no ai dipendenti pubblici che ci hanno rotto le scatole.
Sì, ci sono dipendenti pubblici che sono straordinari, ci sono persone che ieri non hanno scioperato, ci sono autisti che continuano a lavorare, ci sono gli autisti che sono picchiati dagli immigrati che vanno anche dagli italiani anche dalle baby gang. C'è un sacco di gente che si fa un mazzo, ma c'è una minoranza che ha rotto le scatole.
Tizio Treu dice che Salvini non ha la possibilità di cambiare le leggi, ma che ha ragione sul fatto che questi scioperi nei trasporti spesso sono convocati da sigle autonome che non rappresentano granché il popolo dei Lavoratori. Il problema è che questi scioperi non rappresentano il popolo, ma solo alcune figure chiave che mancano e fanno sì che il servizio pubblico sia a intermittenza.
Noi dobbiamo essere insofferenti nei confronti di questi cialtroni. La rivolta sociale dovrebbe essere la nostra. Dobbiamo prendere in considerazione le parole di Landini e dobbiamo prendere a calci nel sedere a quelli che ogni venerdì scioperano. Non possiamo più pensare di farci prendere per i fondelli da questi dipendenti pubblici che ci hanno rotto le scatole.”
