processo a Grillo Jr, “boomerang personale non politico”
Nel 2021, l'accusa di stupro contro il figlio di Beppe Grillo scatenò un grande scandalo mediatico e politico. Tuttavia, secondo Mauro Valentini, non ci sarebbe alcuna strategia politica dietro l'uscita di scena di Grillo. Valentini ritiene che quel momento debba essere letto come un tempo personale e drammatico, lontano dal dibattito interno al Movimento 5 Stelle e dalla scena politica di allora.
In un'intervista, Valentini ha dichiarato di non credere che l'uscita di scena di Grillo sia dovuta alla questione del figlio, poiché nessuno gliel'ha mai rivendicato. Ha ricordato che nel 2019 c'era il governo Conte e che lo scenario politico era diverso, poco prima della pandemia di Covid-19. Valentini non ricorda che la vicenda del figlio di Grillo sia stata discussa all'interno del Movimento 5 Stelle o che qualcuno abbia fatto accenno a questa storia.
Valentini ritiene che, anche se il figlio di Grillo fosse colpevole, il padre non potrebbe essere direttamente coinvolto, eccetto forse per una mancata sorveglianza. Tuttavia, considera che il ragazzo era maggiorenne e quindi responsabile delle proprie azioni. Valentini non crede che ci sia stato alcun legame tra la vicenda del figlio e l'uscita di scena di Grillo, e che eventuali tentativi di cavalcare questa storia sarebbero stati un boomerang nei confronti del figlio.
In sintesi, Valentini non vede alcun complotto politico dietro l'uscita di scena di Grillo, ma piuttosto un momento personale e drammatico, non direttamente collegato alla scena politica del tempo.
