Processo per l'omicidio di Santo Romano, la mamma: “Il suo assassino non mi ha guardato in faccia”
“La mia rabbia è poderosa, non ha avuto neanche il coraggio di guardarmi in faccia. Ero solo un passo da lui, potevo quasi toccarlo. Tanta, tanta rabbia… Ora aspetto solo che paghi, per tutta la vita. Glielo direi, se non ci fossi stata qui, e se non ci fossi stata talmente tesa. Sonoienza tesi, nervosa, come se la mia anima si è spaccata in due.
Di fronte al tribunale per i minorenni di Napoli, ci sono tantissime persone, con le t-shirt bianche e il volto di Santo Romano, 19 anni, un giovane promessa del calcio, morto il 1-2 novembre 2024, a causa di gravissime ferite, dopo essere stato colpito da un colpo di arma da fuoco, mentre era con un gruppo di amici a San Sebastiano al Vesuvio, a Napoli.
Santifico il mio amore per lui, la mia rabbia è tale che non riesce a esplodere. Non smetto mai di ricordare la sua faccia, la sua energia, la sua leadership, la sua vita. E non smetterò mai di lottare per lui, per la giustizia, per far sì che queste storie tragiche non accadano più. Non è solo la mia famiglia, ma l'intera città è con me, è con noi.
Ecco perché c'è tanta solidarietà, tanta emotions. Era come un simbolo, un simbolo della speranza, della lotta, della giustizia. E noi non arrenderemo mai, non arrenderemo mai. Sarò con lui per sempre, con il mio cuore e la mia anima, e sarò fiero di questo raccolto, di questa manifestazione, di questa giornata di speranza. Il 29 aprile, spero di trovare giustizia, ma non ci crederò al pentimento dell'assassino, non lo perdonerò mai. Voglio solo il giudice.”
