Il caso Sangiuliano-Boccia rivela un'intriga amorosa e professionale che ha portato fino in Procura di Roma. L'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha denunciato l'imprenditrice Maria Rosaria Boccia per “indebite pressioni” riferite a una tumultuosa storia d'amore che si è sciolta in luglio.
Secondo l'imputazione, la denuncia è stata depositata dopo che la Boccia aveva tentato di estorcere comportamenti da Sangiuliano, minacciandolo di rivelazioni sulla loro relazione romantica. La Procura di Roma dovrà ora tradurre gli atteggiamenti narrati in una fattispecie di reato attendibile.
La storia viene ricostruita sui messaggi di chat inviati dai due protagonistsi, che sembra mostrino un rapporto turbolento e assillante. Sangiuliano accusa Boccia di avere instillato in lui paventazioni sulla sua relazione con un'altra persona e di aver perso il controllo durante alterchi. La Boccia, d'altra parte, sostiene che Sangiuliano sia stato inadeguato nel soddisfare i suoi bisogni emotivi e che in più occasioni le hanno chiesto di tenere segreta la relazione.
La questione più spinosa sembrerebbe essere la presenza di un possibile figlio, che la Boccia avrebbe dichiarato di essere disposto a portare presso un ospedale estero. Sangiuliano, peraltro, ha ammesso di aver considerato la possibilità di ritornare con la madre del bambino, però solo se fossero stati certi risultati del test di incertezza.
Parallelamente, la Boccia aveva anche propose a Sangiuliano il patto di riservatezza, ilche egli avrebbe risposto con rifiuti e minacce giudiziarie per non essere più importunate. La Procura sarà chiamata a fare luce sulla natura di questi accordi segreti e sul coinvolgimento di cui la Boccia sia stata accusata.
Quanto alla denuncia accusa la Boccia di violazione della privacy e tentata estorsione, la Procura dovrà determinare se i messaggi si siano configurati realmente come un ricatto contratto contro Sangiuliano. La donna accusata ha risposto alla denuncia con l'invio di Instagram in cui si era diretta a Montecitorio con un bicchiere di caffè da una canzone di Malaika Ayane, manifestando la sua insatisfazione per l'aver lasciato la corrente.
Il caso pare destinato a proseguire con nuove vicite, poiché erano state aperte per l'occasione tre inchieste riferite ai due impiegati. È probabile che la risoluzione del caso rivivrà nuove e controversi episodi della storìa.