Psa e maiali uccisi a Sairano, presidio sotto la Regione Lombardia: “Fallimento delle istituzioni”
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Psa e maiali uccisi a Sairano, presidio sotto la Regione Lombardia: “Fallimento delle istituzioni”

Psa e maiali uccisi a Sairano, presidio sotto la Regione : “Fallimento delle istituzioni”

Ecco la riscrittura del testo in italiano, concesso in 800 parole:

Il presidio a Sairano, uno dei luoghi della Regione , è stato oggetto di un'azione crudele e violenta ad opera delle istituzioni il 20 settembre 2023. Le attiviste e gli attivisti che proteggevano il rifugio con un presidio sono stati picchiati e manganellati dalle forze dell'ordine, che erano state inviate sul luogo per permettere ai veterinari di entrare e uccidere i maiali malati di peste suina africana.

Questo episodio di violenza è il simbolo di un modello produttivo dannoso e devastante che non solo danneggia gli animali, ma anche la salute e il benessere delle persone. L'industria della carne, in particolare, è strettamente legata alle politiche e alle associazioni di categoria, creando un conflitto d'interessi.

Il nuovo Commissario straordinario, nomato dal governo, ha finalmente riconosciuto che l'uomo è il problema, riferendosi alla violazione delle norme di biosicurezza da parte degli allevatori e dei cacciatori. Tuttavia, nonostante ciò, la Regione Lombardia non ha ancora trovato una soluzione alternativa alla caccia ai cinghiali, che è considerata una delle principali vie di diffusione della peste suina africana.

La cacciagione, inoltre, è solo parte del problema. La principale causa della diffusione della peste suina africana è rappresentata dalle malvezze e dalle lacune nella gestione dei mercati animali e del controllo sanitario, che consentono alla malattia di diffondersi rapidamente.

Questo episodio di violenza è anche un richiamo alla necessità di trovare un nuovo approccio per contrastare la peste suina africana, che non sia basato su metodi fallimentari. È tempo di cambiare strada e di mettere il benessere delle persone e degli animali al centro delle decisioni pubbliche.

La Regione Lombardia, invece, sembra concentrarsi più sull'economia che sulla salute e sul benessere delle persone. L'esempio più evidente è la sua scelta di intervenire sul caso della caccia solo dopo la sentenza del Tar, ma non sulla diffusione della peste suina africana.

La situazione è seria e richiede azioni immediate e decisive. È necessario ottenere protocolli sanitari diversi per il caso di malattie e di emergenza sanitaria, e proteggere i santuari animali. Il pianeta non può più sostentare il nostro modello produttivo devastante.

È tempo di arrivare a una nuova prospettiva, quella del benessere universale, che ponga al centro delle decisioni pubbliche la salute delle persone e degli animali.


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