Putin, Xi e Modi: «Vogliamo rispetto e uguaglianza»

Putin, Xi e Modi: «Vogliamo rispetto e uguaglianza»

Putin, Xi e Modi: «Vogliamo rispetto e uguaglianza»

“Rispetto” e “Uguaglianza”. E’ quanto chiedono i leader del Consiglio dei Capi di Stato dei Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) che ha approvato oggi la “Dichiarazione di Tianjin”. Al summit hanno partecipato 27 tra capi di stati e di governo eurasiatici, tra i quali il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro indiano Narendra Modi, oltre ovviamente al padrone di casa Xi Jinping. Nel documento, si pongono i principi di un raggruppamento, che sembra orientato a diventare l’alternativa globale al sistema incentrato sugli Stati Uniti.   Bisogna “sostenere i principi di equità e giustizia e opporsi alla mentalità da Guerra Fredda e al confronto tra blocchi, nonché agli atti di intimidazione”, ha dichiarato il leader cinese nel suo discorso di apertura.   A fargli eco Vladimir Putin che ha detto di aver “apprezzato molto” gli sforzi di Cina e India per un accordo sulla questione ucraina, ribadendo il concetto cardine della sua offensiva contro Kiev: “Questa crisi non è stata innescata dall’attacco della Russia all’Ucraina, ma è stata il risultato di un colpo di stato in Ucraina, sostenuto e provocato dall’Occidente.”   Gli Stati membri dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) hanno condannato con fermezza gli attacchi che hanno provocato numerose vittime civili e la catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza   Nel summit sono stati firmati in tutto 24 documenti in settori come la sicurezza, l’economia, gli scambi culturali e la collaborazione tra istituzioni. Sono stati inoltre adottati un documento strategico per il 2026-2035 della Sco e una dichiarazione di sostegno al sistema del commercio internazionale.


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