“Puttana, ti ammazzo. Non sei capace a fare niente. Non sai nemmeno tenere la casa in ordine. Ti ammazzo. Ti spacco la faccia”. Così aveva urlato Abdelkader Ben Alaya, un muratore di 48 anni di origine tunisina, alla moglie Roua Nabi, 34 anni, in un palazzo di periferia di Torino il 29 giugno. Minacce e maltrattamenti che avevano durato quattro anni e che Roua aveva denunciato alle forze dell’ordine il 23 novembre 2023.
Ma Roua non era morta. Era solo stata minacciata e picchiata. Finché il 29 giugno, mentre era sola con i due figli di 12 e 13 anni, Ben Alaya l’ha uccisa con un coltello tra il cuore e un polmone. La scena del crimine era la stessa casa dove il suo assassino le aveva giurato di ammazzarla.
Il tribunale del Riesame aveva ordinato il divieto di avvicinamento a 500 metri dalla donna, con l’uso del braccialetto elettronico, dopo l’arresto di Ben Alaya per maltrattamenti. Ma il dispositivo non ha funzionato il 29 giugno, e forse non era attivo nemmeno nei giorni precedenti. Il motivo è ignoto.
Ben Alaya era alcolizzato e dipendente dalle droghe pesanti. E violento. Roua aveva denunciato il marito per maltrattamenti e minacce di morte, e la Procura di Torino aveva ritenuto l’uomo pericoloso. Ma il Riesame aveva attenuato la misura di custodia cautelare, stabilendo che per l’indagato fosse sufficiente il divieto di avvicinamento a 500 metri dalla donna.
Roua aveva denunciato il marito per la prima volta nel 2019, quando era ancora in Tunisia. Lui la picchiava perché non voleva che lei lavorasse e non le dava denaro. Dopo quattro anni di sevizie, Roua aveva deciso di scappare, ma Ben Alaya l’aveva convinta o costretta a restare a Torino. E le botte e le minacce di morte erano ricominciate.
L’aggressione del 29 giugno era nata perché Ben Alaya aveva strappato il permesso di soggiorno della donna. Non voleva che si salvasse. Roua aveva detto in lacrime ai poliziotti che Ben Alaya la picchiava sempre, la strappava i capelli, le toglieva i soldi che aveva. E la sua ultima frase era stata: “Faccio venire in Italia mio fratello così ti uccide”.