Il regno del piccante: è stato conquistato da Pepper X, il cibo più piccante mai realizzato. Questo peperoncino, sviluppato dopo anni di selezioni e incroci, ha superato ogni aspettativa raggiungendo un’unità Scoville di 2.693.000, la scala che misura l’intensità della capsaicina, il composto responsabile del bruciore.
A ideare questo peperoncino è Ed Currie, lo stesso creatore del famigerato Carolina Reaper. Ma stavolta è andato ancora oltre. “Questa volta ho voluto veramente vedere quanto lontano potessimo spingerci”, ha spiegato in diverse interviste. Il risultato è un frutto minuscolo ma con una potenza devastante.
Il Pepper X non è destinato al consumo quotidiano. È così intenso da richiedere estrema cautela. Chi l’ha provato parla di una sensazione travolgente, al limite della sopportazione: sudore improvviso, palpitazioni, dolore fisico e una lunga ondata di bruciore che può durare anche ore.
Utilizzato in piccolissime dosse per salse piccanti da collezione o sfide virali, questo peperoncino è diventato un simbolo per gli appassionati del genere. Ma anche un monito: il cibo può essere estremo quanto un’esperienza sportiva ad alto rischio.
Il Guinness World Records ha ufficializzato il titolo, rendendo il Pepper X l’alimento più piccante mai documentato. Più che un ingrediente, una prova di coraggio. Da assaggiare solo se si è davvero pronti… a sentire il fuoco.
Il Pepper X è arrivato sul mercato, ma non è un cibo da consumare a tavola. È un”You can use it to add some heat to your life, but don’t say we didn’t warn you”. La sua intensità marca un punto di non ritorno, punto di sfioro tra il divertimento e il traffico. È un peperoncino da provare solo per gli estremisti, per chi è pronto a gettarsi in avanti e a rischiare. Il futuro del piatto kunne essere diverso, ma questo peperoncino ha saputo conquistare un posto nel pantheon dei gusti estremi.