“Quando Renzi voleva fossi Ministro della Giustizia”. Gratteri intervistato da Scanzi, Gaberiana
Sono stato contattato da Del Rio la sera prima che Renzi e Del Rio andassero a trovare il Presidente della Repubblica Napolitano. Del Rio mi ha chiamato mentre ero all'aeroporto di Reggio Calabria, alle 3:00 del pomeriggio, e mi ha detto di salire subito a Roma perché dovevamo parlare con urgenza. Ho preso un aereo e sono arrivato a Roma, dove ho incontrato Del Rio e Renzi. Abbiamo parlato per quasi tre ore sulla giustizia e sulle riforme necessarie, e Renzi mi ha chiesto di diventare Ministro della Giustizia. Gli ho detto che ero allenato a comandare e che non ero un uomo di mediazione, ma lui mi ha assicurato che avevo carta bianca e che potevo fare ciò che volevo.
Il giorno dopo, la notizia della mia possibile nomina a Ministro della Giustizia si è sparsa e ho ricevuto molti messaggi e telefonate. Poi, alle 4:15 del pomeriggio, Del Rio mi ha chiamato e mi ha passato il Presidente, che mi ha chiesto se ero ancora disposto ad accettare la nomina. Gli ho detto che ero un uomo di parola e che sarei proceduto se avessi avuto carta bianca.
Tuttavia, poco dopo, Del Rio mi ha chiamato di nuovo e mi ha detto che il Presidente della Repubblica non voleva che io diventassi Ministro della Giustizia perché ero una persona “molto caratterizzata”. Ho detto a Del Rio di non litigare per me e di lasciare stare, ma lui mi ha chiesto di venire a Roma e di diventare consulente del governo. Ho rifiutato e ho continuato a lavorare.
Ritengo di sapere chi sia andato a trovare Napolitano per sconsigliare la mia nomina a Ministro della Giustizia, ma non ho le prove per poterlo affermare.
