Quattro passi con Michela Andreozzi: “Siamo tutti bambole da aggiustare”
Michela Andreozzi, attrice e regista, torna al suo grande amore: a teatro, partendo dal Manzoni di Roma e poi tour italiano, porta “Tutta da aggiustare” spettacolo scritto con Giorgio Scarselli. Sul palco conciata da Barbie Michela (“io mi sognavo Barbie”) Andreozzi porta un monologo in cui si racconta da cinquantenne “sbagliata, ma senza diagnosi”. “La sindrome dell'attenzione viene diagnosticata ora, per noi c'erano le punizioni a scuola. In scena giochiamo con il woke che ci costringe a scrivere una lettera a Babbo Natale lunga il doppio e facendo dribbling tra i pronomi giusti da usare. Dislessia emotiva e leggerezza come sfida per il futuro. La lotta con noi stessi e con lo specchio non ci deve schiacciare”.
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