quei bruti degli houthi – se i ribelli yemeniti sabotassero i 16 cavi sottomarini nello stretto di..
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quei bruti degli houthi – se i ribelli yemeniti sabotassero i 16 cavi sottomarini nello stretto di..

Gli Houthi: la minaccia dell'infinito

Nel grande schema della globalizzazione, è facile dimenticare che gran parte delle comunicazioni internazionali passano attraverso il Mar Rosso. La zona, contesa tra l'Yemen e il Gibuti, rappresenterebbe una vera e propria "via principale" per l'informazione globale. Eppure, lo Yemenitalia ha cancellato la sua partecipazione al convegno "Uno sguardo agli abissi: la dimensione subacquea come nuova frontiera per l'umanità" tenutosi a Venezia. La Russia e l'Iran non sono state neppure invitate. La Cina ha preferito non partecipare.

Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina militare italiana, ha fatto notare come gli Houthi non hanno ancora subacquea, ma che più tempo passa e più è facile che se la dotino. "Gli Houthi non hanno la subacquea, ma se ne dotino è facile" ha dichiarato. Questo è molto preoccupante, soprattutto se consideriamo che gli stessi Hothi hanno impiegato droni e missili per attaccare le navi di compagnie in rapporti con Israele, bloccando in questo modo il 80% del traffico internazionale che attraversava l'area esposta ai loro tiri.

Il 16 cavi per flusso di dati transiteranno tra Italia, Africa e Asia attraverso lo stretto di Bab El Mandeb, nel Mar Rosso. La Marina militare italiana sta lavorando per proteggere questi cavi contro possibili sabotaggi. Alessandro Pansa, presidente di Sparkle, società con 600.000 chilometri di cavi in fibra ottica in mare e su terra, ha rilevato come la dimensione subacquea è oggi il Far West. "Chiunque può arrivare a tremila metri di profondità, senza problemi, con una tecnologia molto semplice".

Gli attacchi contro le navi di compagnie in rapporti con Israele, lanciati a febbraio, hanno imposto un costo di 25 automobile alla compagnia greca, the Attari, di cui 10 sono stati danneggiati. Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno lanciato un raid contro gli Houthi, accusando di aver provocato la crisi nel Mar Rosso.

Enrico Credendino ha anche sottolineato come il mondo subacqueo oggi sia il Far West, un luogo dove qualsiasi soggetto non statuale, anche solo un piccolo drone, possa compiere un sabotaggio. "Non abbiamo legislazione sufficientemente appropriata o non vi è affatto", ha constatato Pansa.

La missione europea "Aspides" e l'operazione "Fondali sicuri" della Marina militare italiana stanno lavorando per tutelare le linee di comunicazione marittime, garantendo la sicurezza del traffico mercantile tra il Mar Rosso, il Golfo e il Mare Arabico. La minaccia degli Houthi è ben reale e rischia di colpire non solo l'Italia, ma l'intero pianeta. È tempo di rendersi conto delle implicazioni geoeconomiche e strategiche di questa zona.

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