Quello che deve fare l’Unione Europea per mettere davvero in difficoltà Putin
“Il pacifismo ha un grande vantaggio: che il pacifista non deve studiare nessun problema internazionale nei suoi elementi spesso terribilmente complessi. È sufficiente per lui coltivare nella testa e nel cuore una sola idea e un solo sentimento: l’opposizione alla guerra. Egli ha fatto voto di non capire niente, e per mantenere il suo voto non ha bisogno di affaticarsi il cervello”. Così Gaetano Salvemini in una delle sue memorabili “Lezioni di Harvard” (1943).
Rilette oggi, queste dure parole dello storico e antifascista pugliese suonano, o dovrebbero suonare, come un salutare autodafé per i chiacchierologi “neo-erasmiani” (“La pace più ingiusta è migliore della guerra più giusta”, Erasmo da Rotterdam “Querela pacis”, 1517). Eppure, non occorreva l’acume…