Raffaele Fitto, e quella competenza che serve più a Roma che a Bruxelles
C'è qualcosa che non ci convince nel trasferimento di Raffaele Fitto dal Governo di Roma a quello di Bruxelles, tanto più con l'incognita delle deleghe che riceverà, e in ogni caso avrebbe bisogno di un consenso bipartisan più ampio (il più svelto per ora è stato il solito Matteo Renzi).
Quel che non ci convince, lo diciamo subito, non è la capacità del candidato.
Diventato Ministro di questo Governo dopo un cursus già molto ricco di soddisfazioni (e anche di sconfitte, che sono sempre pedagogiche), Raffaele Fitto è stato tra i più dignitosi collaboratori di Giorgia Meloni, dentro un gruppo complessivo di inadeguati, pasticcioni o velleitari deludenti (individui ciascuno il Ministro corrispondente).
Non è comunque parte della scadente classe dirigente di Fratelli…