Rai, fanno bingo Rossi e la Sergio uno diventa ad, l'altro dg, che rebus!
Il nuovo Consiglio di Amministrazione (CDA) della Rai si è insediato a viale Mazzini, cambiando registro e rinnovando la governance del servizio pubblico televisivo. La prima riunione del CDA ha visto la nomina di Simona Agnes a presidente, con tuttavia la condizione che il parere favorevole da parte dei due terzi dei componenti della commissione parlamentare di vigilanza deve essere ottenuto. Il problema è che mancano due voti in commissione per la candidata di Forza Italia, mentre il M5S si è allontanato dal PD e potrebbe dare il suo sostegno alla destra in cambio di determinate condizioni.
Giampaolo Rossi, eletto amministratore delegato (ad) a maggioranza, ha subito comunicato che intende affidare a Roberto Sergio il ruolo di direttore generale Corporate, mentre da direttore generale (dg) diventerà ad. Il cambio di ruoli si verificherà nelle prossime ore e la maggioranza ha votato a favore del cambio con quattro voti a favore e due contro.
La nomina di Simona Agnes è stata votata con quattro voti a favore e due contro, mentre Roberto Natale in quota rossoverdi e Alessandro Di Maio in quota M5S si sono espressi contro. Il voto favorevole di Davide Di Pietro, rappresentante dei dipendenti Rai, è stato considerato significativo.
Il centrodestra sta prendendo tempo prima della votazione in commissione parlamentare di vigilanza, sperando di raccogliere voti per la candidata Azzurra. Intanto, Antonio Marano, consigliere anziano, funge da presidente ad interim e potrebbe mantenere la poltrona se Agnes non viene eletta presidente.
Il PD sospetta che Conte, ormai lontano dal Campo Largo, voglia tradire e votare Agnes per tagliare i tempi di un eventuale trattativa tra M5S e la destra. Il PD pretende il voto subito e chiede alla presidente Floridia di convocare velocemente il nuovo CDA in commissione di vigilanza.
La situazione è complessa e le opposizioni annaspano rispetto all'elezione del presidente, ma anche i loro avversari incassati i due voti cruciali del rappresentante sul tirolese in commissione e di Maria Stella Gelmini, ormai passata a destra, sono ancora in difficoltà.