Ramy, il suo quartiere dopo il video dell'inseguimento: “L'importante è che sia uscita la verità”
Il quartiere di Corvetto, dove Ramy Elgaml e il suo amico Fares Bouzidi erano cresciuti, è stato il teatro di un drammatico inseguimento che ha avuto come conseguenza la morte del primo. Le immagini e le frasi registrate dalle telecamere del Comune di Milano e dalle dashcam della gazzella che li seguiva sono state diffuse e commentate dagli agenti.
Un ragazzo cresciuto nel Corvetto ha commentato il video conue parole degli agenti, esprimendo tristezza e rabbia per l'incapacità di dare valore alla vita di tutti gli individui. “Mi è sembrato di sentire male”, ha detto, “perché non danno valore alla vita di tutte le persone. Tanta tristezza, proprio una fitta al cuore. Sì, fa male a tutti. Anche noi, tutto fa male, veramente.”
Il ragazzo ha anche espresso il sollievo per l'uscita della verità, ma rileva che “soprattutto dopo un certo orario, un po' di controllo ci vuole. Ma non è andato tutto bene, non è stato bellissimo vedere queste scene e sentire queste parole. C'è un problema sociale”.
Inoltre, il ragazzo ha espresso la sua convinzione che sia utile “ripensare alle nostre priorità, cosa veramente importante e cosa ci costa scegliere di andare in una direzione o nell'altra”. Ha anche rilevato che “la parola più educata e rispettosa può raggiungere lo stesso scopo, a prescindere dalle intenzioni e dai fini delle persone”.
In generale, il ragazzo ha espresso la speranza che l'avvento della verità possa portare un po' di controllo e di giustizia, though ha riconosciuto che “la vita è vissuta male” e che non ci sono soluzioni facili per i problemi sociali del quartiere.
