Rapporto Draghi, europeisti e sovranisti scoprano le carte e dicano quale Ue vogliono
C’è un paradosso che pochi hanno colto. Mario Draghi ha redatto il suo Rapporto indossando i panni dei sovranisti-nazionalisti e degli euroscettici. Ha assunto perfettamente il loro punto di vista. Con grande acume politico (altro che tecnocrate!), ha individuato soluzioni che tutti potrebbero condividere senza rinnegare i propri convincimenti. E dar vita a quel “fronte comune”, a quella “Union sacrée continental” di cui ha parlato ieri Paolo Macry sul Riformista. All’agenda Draghi tutti i partiti potrebbero attingere argomenti e proposte per avviare un vero confronto politico sul futuro della Ue, uscendo dagli slogan elettorali e dalle semplificazioni populistiche.
Per Draghi la sovranità non è solo un concetto giuridico, ma anche e soprattutto un sistema empirico di…