Regeni, Belloni: “Nessuna collaborazione da egiziani. Informai il consigliere diplomatico di Renzi”
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Regeni, Belloni: “Nessuna collaborazione da egiziani. Informai il consigliere diplomatico di Renzi”

Regeni, Belloni: “Nessuna collaborazione da egiziani. Informai il consigliere diplomatico di Renzi”

Il caso del giornalista italiano Giulio Regeni, assassinato in Egitto nel gennaio 2016, è tornato a fare scalpore in Italia dopo le ultime dichiarazioni di Alessandro Belloni, il consigliere diplomatico del presidente del Consiglio al tempo dell'omicidio. In un'intervista rilasciata alla trasmissione televisiva “Porta a Porta”, Belloni ha affermato che non ci fu alcuna collaborazione tra gli egiziani e l'Italia per indagare sul caso Regeni.

“Non ci fu nessuna collaborazione da parte degli egiziani”, ha detto Belloni. “Informai il consigliere diplomatico del presidente del Consiglio, Renzi, e gli dissi che non c'era alcuna collaborazione da parte egiziana. Ci fu un'assenza totale di collaborazione”. Belloni ha anche affermato che l'Italia non ebbe accesso ai risultati delle indagini egiziane e che gli egiziani non vollero condividere informazioni sul caso.

La dichiarazione di Belloni ha suscitato reazioni forti in Italia, dove il caso Regeni è stato sempre considerato un grave scandalo diplomatico. Il giornalista, che aveva 28 anni al momento della sua morte, era stato assassinato in Egitto il 25 gennaio 2016, pochi giorni dopo essere stato sequestrato mentre si recava al suo appartamento a Cairo. L'omicidio è stato attribuito alle forze di sicurezza egiziane, ma gli egiziani hanno sempre negato qualsiasi coinvolgimento.

La famiglia di Regeni e gli amici hanno sempre accusato l'Egitto di non aver fatto sufficienti sforzi per indagare sul caso e di non aver fornito informazioni sufficienti all'Italia. La dichiarazione di Belloni sembra confermare queste accuse e suggerisce che l'Italia non abbia ricevuto la collaborazione necessaria per indagare sul caso.

Il caso Regeni è stato sempre considerato un grave problema diplomatico tra l'Italia e l'Egitto. Nel 2016, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi aveva accusato l'Italia di “intrattenere rapporti con gruppi terroristici” e di “minare la stabilità dell'Egitto”, in risposta alle accuse di assassinio contro le forze di sicurezza egiziane. La situazione è rimasta tesa fino al giorno d'oggi, con la famiglia di Regeni che continua a chiedere giustizia e la verità sul caso.

La dichiarazione di Belloni ha anche sollevato domande sulla gestione del caso da parte del governo italiano. Il governo Renzi aveva sempre sostenuto che l'Egitto stesse collaborando con l'Italia per indagare sul caso, ma le ultime dichiarazioni di Belloni suggeriscono che ciò non sia stato vero. La questione è diventata ancora più importante in vista delle elezioni politiche italiane del 2022, dove il caso Regeni è diventato un tema centrale per i partiti di opposizione.

In sintesi, la dichiarazione di Alessandro Belloni ha gettato una luce nuova sul caso Regeni, suggerendo che l'Italia non abbia ricevuto la collaborazione necessaria per indagare sul caso e che gli egiziani non abbiano fornito informazioni sufficienti. La questione è diventata ancora più complessa e delicata, con la famiglia di Regeni che continua a chiedere giustizia e la verità sul caso.


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