Regeni, la madre Paola in Aula: “Sul viso di Giulio vidi la brutalità e la bestialità delle torture”
Paola Regeni, la madre di Giulio, si alza in aula e racconta la storia della sua lotta per capire cosa sia successo al figlio dopo la sua morte. La sera del 3 febbraio 2016, la ministra Guidi si recava in Egitto con una schiera di industriali, ma non avevano notizie sulla sua sorte. “Chiamammo l'ambasciatore Massari e disse che non portava buone notizie”, racconta. “Io non credo che l'ambasciatore Massari abbia mai detto che gli hanno ucciso o gli hanno torturato, ma lo dico per la sua carica umana che ha dimostrato in tutto il percorso”.
Dopo aver chiamato la figlia, che era in allenamento di pattinaggio, la coppia Regeni attendeva notizie sul destino del figlio. La sera stessa, Massari arrivò all'obitorio e Paola Regeni lesse sul corpo di Giulio le tracce di torture. “Su Giulio c'erano segni di tortura”, ricorda. L'indomani mattina, la coppia arrivò all'obitorio, dove Massari le mostrò il corpo di Giulio. “Lui ci fece un lungo discorso, dicendo che aveva visto Giulio e che era meglio che noi non lo vedessimo”, racconta. “Io insistetti per vedere il corpo, ma lui si oppose”.
La famiglia Regeni si recò quindi all'ospedale italiano, dove vide il corpo di Giulio coperto di ghiaccio. “Abbiamo accarezzato Giulio e io ho cercato ancora una volta di vedere”, racconta. “Poi ho insistito per vedere i piedi, perché cosa avevo dentro di me che magari non era Giulio”. Solo dopo aver visto il corpo di Giulio a Roma, Paola Regeni poté accettare la verità. “In quel momento vidi la brutalità e la bestialità delle torture”, dice. “Ero disperata e non sapevo cosa dire”.
La famiglia Regeni incontrò anche il dottor Colaiocco, che le chiese se avessero riconosciuto Giulio. “Io tirai fuori tutto questo che avevo detto e lui disse che ci invitava a riconoscerlo”, racconta. “Ero sollevata perché avevo bisogno di dire la verità”. Il riconoscimento di Giulio avvenne nella sala degli atti, dove la famiglia vide solo il profilo frontale del corpo del figlio. “Era Giulio, ma non era Giulio come lo conoscevamo”, dice. “Vidi la brutalità e la bestialità su Giulio e vivo questo contrasto tra la brutalità e l'umanità di chi ci aveva mostrato”.
In quell'istante, Paola Regeni decise di dire la verità su ciò che era successo al figlio. “Non c'è niente da aggiungere”, conclude. “Ho detto la verità nei suoi confronti e nei confronti di Giulio”.