Regionali Liguria, lo scorpione Renzi punto dallo scorpione Paita
“Quando l'Agnello aprì il Settimo Sigillo, nel cielo si fece silenzio e vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio e furono loro date sette trombe”. In questo scenario apocalittico, metafora delle elezioni regionali liguri viste dal sedicente “campo largo”, rivelatosi un “campo minato”, ormai molti cadaveri politici galleggiano nelle acque marine del golfo.
Innanzitutto il settimo dei sigilli – intesi come liste elettorali – che, secondo il capo cordata del centro-sinistra light Andrea Orlando, avrebbe assicurato una copertura preziosa all'operazione presunta vincente; in quanto modello “zattera della medusa” che raccatta e imbarca tutti. Però così non è stato, e l'ultima lista non è stata presentata alla scadenza finale di sabato scorso per la pervicace…