Regole sull’AI rimandate: l’Ue divisa tra tutele e pressione delle grandi aziende

Regole sull’AI rimandate: l’Ue divisa tra tutele e pressione delle grandi aziende

Regole sull’AI rimandate: l’Ue divisa tra tutele e pressione delle grandi aziende

L’Unione Europea ha deciso di concedere più tempo alle aziende per adattarsi alle nuove norme sull’intelligenza artificiale (AI). Ciò nonostante, esperti e parlamentari europei hanno espresso disappunto per questo passo indietro rispetto alle regole adottate solo un anno fa.

La Commissione Europea ha presentato il “Digital Omnibus”, una proposta volta a ridurre la burocrazia e a semplificare le norme sull’intelligenza artificiale, la sicurezza informatica e la protezione dei dati. L’obiettivo è quello di stimolare l’innovazione e la competitività.

Il Digital Omnibus mira a semplificare la legge sull’intelligenza artificiale e il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), due normative chiave dell’Unione Europea che regolano rispettivamente l’intelligenza artificiale e la protezione della privacy dei dati. Inoltre, la proposta punta a facilitare la segnalazione degli incidenti di cybersicurezza e a ridurre i banner popup, consentendo agli utenti di indicare le proprie preferenze sui cookies con un solo click.

Tuttavia, l’adozione del Digital Omnibus potrebbe non essere semplice, poiché le grandi aziende tecnologiche, come quelle guidate da Donald Trump, stanno già cercando di influenzare la legislazione tecnologica europea per Ridley corpi compañ vericarsi ampie sfde dei “the cici CH subjective posi “. Il Digital Omnibus è solo il primo passo, e la Commissione Europea ha lanciato anche il “digital fitness Check” per identificare quali regole digitali possono essere ulteriormente semplificate.


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