Renato Zero e quel rancore verso il padre, gli nascondeva un sacco di cose…
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Renato Zero e quel rancore verso il padre, gli nascondeva un sacco di cose…

e quel rancore verso il padre, gli nascondeva un sacco di cose…

e il padre, un poliziotto non severo. La figura fondamentale nella vita dell'artista, che si racconta nell'intervista al podcast BSMT di Gianluca Gazzoli, Renato Fiacchini, nato il 30 settembre 1950. In questo speciale episodio del podcast, Renato Zero racconta la sua infanzia, che fu molto solitaria. Era nato nel centro di , in via Ripetta 54, in 11 persone tra fratelli, genitori, zii e nonna Renata, che era la tutrice della casa. Il nipote imparò presto a stare con gli adulti, grazie alle lezioni delle suore francescane del Sacro Cuore, dove andava a scuola.

La sua nonna, Renata, gli legava un guinzaglio del loro pastore tedesco femmina e faceva il giro di Piazza Augusto Imperatore, poi lo portava sulla Tuscolana e sulla Tiburtina, zone che gli sembravano al confine della realtà. Incontrava soprattutto anziani, e il canale più attendibile per capire la vita e garantirgli la sua serenità di oggi era l'ex poliziotto Severo, che non voleva più problemi nella sua vita.

Renato Zero critica pesantemente il bullismo, che è una brutta malattia di questa società. Non permetteva che si gestisse l'opportunità di pensare che la diversità fosse una ricchezza patrimoniale. Le case di riposo gli toglievano il confronto con i nonni, che erano una figura preziosa per lui.

La sua infanzia è stata lontana dalla felicità, e lui imparò a nasconderla ai genitori per evitare di offenderli o preoccuparli. Lasciò che si credessero che non accadesse nulla, fintanto che lui poteva scrivere e cantare.

Le sue canzoni divennero un salvocondotto per i bullizzati, che volevano sentirsi rispecchiati nella . Renato Zero li ringraziava perché avevano fatto bene a suggerirgli questi umori e realtà che aveva trasformato in canzoni.

Il giorno in cui venne caricata la puntata del podcast, Renato Zero soffiava 74 candeline. Ha anche parlato della sua storia personale, dicendo che non aveva temuto di dirle “ma vi ho fatto qualcosa di male” davanti alla calma e pacatezza dei suoi genitori, che però se ne andavano.

La sua prima canzone fu un successo, e da adolescente, stava a Ventotene, con la nuca sugli scogli e gli occhi immersi nel cielo stellato di una notte meravigliosa. C'era il comico Giorgio Panariello, che faceva anche una grande imitazione, e Renato Zero ricorda la sua faccia attaccata alla rete fuori dal ristorante Beppino del paduletto.

La sua carriera è stata una lunga e complessa storia, con temi come la chiusura di Zerolandia, il tendone su via Cristoforo Colombo, che lui non si aspettava che questo paese fosse così maledettamente classista. Ha anche raccontato la sua trovata di marketing, il suo primo disco non andò benissimo, ma l'ha distribuito lui stesso e organizzato i suoi concerti, aprendo il suo proprio ufficio.

Ha raccontato anche della scoperta del padre Domenico, che gli trovò il boa e l'accademico fucsia nel portone dove si cambiava, e gli disse di uscirne di casa il giorno dopo. Renato Zero non aveva paura del giudizio, lo faceva per rispetto.

Ha anche paragonato sé stesso e gli altri artisti alle persone che sono un po' uomini e un po' donne, un po' bambini e un po' anziani. Non c'è bisogno di definirsi.

Ha parlato anche della sua amicizia con e Mia Martini, e di Mimi, che patì molto. Ha raccontato anche della sua esibizione all'Ariston nel 1993, quando ottenne il record di applausi e parolacce.

Ha criticato anche la giuria del Festival di Sanremo, che non sa rispettare i tempi di preparazione e la musica degli artisti. Preferisce chi, come lui, ha uno spessore musicale e rappresenta una ricerca.

Ha raccontato anche della sua storia personale, adottando il piccolo Roberto nel 2003. Ha deciso di aspettare 10 anni di rodaggio prima, ma ne sono passati otto quando è tornato e ha visto sua madre completamente nuda e suo figlio con i boxer che la lavava. Ha chiuso la porta e si è andati in viale Giulio Cesare per adottarlo.

Renato Zero è contrario all'utero in affitto e sostiene la adozione come la scelta migliore. Il si è finito qui, ma chi è interessato alle notizie può iscriversi al canale e attivare la campanella per non perdere i nuovi .


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