Renzi sbotta contro La Russa: “Camerata, non mi interrompa”. “Non accetto lezioni da lei”
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Renzi sbotta contro La Russa: “Camerata, non mi interrompa”. “Non accetto lezioni da lei”

Renzi sbotta contro La Russa: “Camerata, non mi interrompa”. “Non accetto lezioni da lei”

Renzi sfoga contro La Russa: “Non mi interrompa, non accetto lezioni da lei”. “Non accetto lezioni da lei”, dice Renzi, “perché ho vissuto il Natale più bello degli ultimi anni, dopo anni in cui sono stato accusato ingiustamente di aver fatto rubando i soldi o facendo i favori alla mia famiglia dei magistrati. Ho ricevuto messaggi privati dai colleghi di maggioranza e non ho ricevuto scuse pubbliche da Fratelli d'Italia e dai 5 Stelle che hanno maciullato la mia famiglia in questi anni. Sono felice di compiere 50 anni e vivo in letizia e gratitudine.

Renzi accusa La Russa di non rispettare l'opposizione in aula e di dare lezioni a lui. “Non mi può interrompere in diretta televisiva”, dice. “Deve abituarsi a rispettare l'opposizione in quest'aula”. Renzi chiede di non essere interrotto e di ascoltare religiosamente il suo discorso.

Renzi poi passa a criticare la legge ad personam che la maggioranza ha approvato contro di lui. “La norma ad personam che avete fatto contro di me non è contro di me”, dice. “Se a me mi chiamano a fare le conferenze posso andare a farle anche gratis quando mi chiamano a parlare all'estero non è un problema. Il punto vero è che con un emendamento notturno la maggioranza ha scelto di intervenire sullo status di alcuni senatori e non di altri, costituendo un precedente pericoloso”.

Renzi accusa la maggioranza di aver fatto una norma Sovietica e di aver approvato una legge che dice chi fa il parlamentare non fa altro, ma solo contro di lui. “Avete fatto una norma per la quale il totale importo di quello che uno guadagna viene passato allo stato contribuendo a far sì che per la prima volta nella Repubblica Italiana il 100% di azione si è applicata a una categoria”.

Renzi conclude il suo discorso dicendo che la norma non è contro di lui, ma contro la dignità del parlamento. “Imparate a rispettare le regole e forse un giorno sarete credibili”, conclude. “Buon anno a tutti, bravo”.


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