Ricci si candida alle regionali nelle Marche dalla città simbolo delle fratture della destra
Ricci si presenta alle regionali da Osimo, simbolo delle fratture della destra. Ringraziando gli elettori, ricorda che le Marche sono una regione grande non solo per la sua storia e cultura, ma anche per la sua virtù. La regione è piccola dal punto di vista demografico, ma grande per la sua storia, bellezza, ingegno e cultura. Ricorda i grandi marchigiani che hanno esportato la loro arte e virtù nel mondo, tra cui Leopardi, Rossini, Raffaello, la Montessori e Padre Ricci.
Soggiorno alla Filippi, Ringraziando i mille discorsi che descrivono la bellezza delle Marche e la virtù dei marchigiani. Afferma che la sua scelta di candidarsi alle regionali è frutto dell'amore per la sua terra, nonché della ragione per cui la sua parte è unita, non solo per essere uno dei partiti più grandi, ma anche per essere all'altezza della sua storia e dei grandi marchigiani che c'han venuti prima di loro.
Ricorda che Osimo è diventato il simbolo della mediocrità, dell'incompetenza e dell'arroganza di un'estrema destra che gestisce il potere a detriment dei cittadini. Saluta Michela Glorio, la futura sindaca di Osimo, dicendole che avrà il doppio compito non solo di vincere, ma anche di pacificare la realtà troppo tempo in conflitto.
Ricorda la frase dell'oracolo in Matrix: “Sei qui per conoscere le ragioni per cui l'hai già fatta. Sei qui per comprendere che la scelta l'hai già fatta.” La scelta da lui fatta è l'amore per la sua terra, e ritiene che dovrebbe essere il cuore della sua azione politica.
