Ricciardi contro il governo: “Smantellate il cinema per paura di gaurdarvi allo specchio”
Il testo è un discorso contro la politica culturale del governo italiano, in particolare contro le decisioni relative al finanziamento dei film e dei teatri. L'autore sostiene che il governo sta applicando un criterio di finanziamento basato sul successo commerciale, ignorando il valore artistico e culturale delle opere.
L'autore ricorda che alcuni dei più grandi film della storia del cinema, come “Quarto potere” di Orson Welles e i primi film di Federico Fellini, non ebbero successo commerciale al momento della loro uscita, ma sono oggi considerati capolavori. Sostiene che se il governo avesse applicato il suo criterio di finanziamento all'epoca, questi film non sarebbero stati prodotti.
L'autore critica anche la scelta del governo di finanziare film e spettacoli che promuovono un'ideologia di destra, come ad esempio il film “Albatros”, che è stato presentato dal presidente del Senato e dal ministro della Cultura. Sostiene che questo tipo di finanziamento è una forma di censura e di controllo sull'arte e la cultura.
Inoltre, l'autore denuncia la mancanza di trasparenza e di merito nella gestione dei fondi per la cultura, citando esempi di persone legate al governo che hanno ottenuto incarichi e finanziamenti senza alcun merito artistico o professionale.
L'autore conclude che il governo sta distruggendo il settore della cultura e dello spettacolo, ma che gli artisti e gli intellettuali troveranno sempre un modo per esprimersi e per raccontare la verità sul governo e sulla società. Sostiene che l'arte e la cultura sono come un fiume che troverà sempre un modo per scorrere, nonostante gli ostacoli e le censure.
