Riceve online migliaia di minacce di morte: “Mi scrivono sarò la prossima vittima di femminicidio”
Cristina, 26 anni, content creator e social media manager, ha ricevuto minacce di morte sui social media, in particolare su Instagram, sotto forma di commenti aggressivi e violenti. Ha denunciato il fatto alla Polizia Postale, scoprendo che gli account che pubblicavano questi messaggi erano stati hackerati e appartenevano a utenti stranieri.
Le minacce sono iniziate a febbraio, dopo che Cristina aveva parlato di un gruppo Telegram tedesco in cui 70.000 utenti scambiavano foto di fidanzate e mogli senza il loro consenso. Da luglio, le minacce sono diventate più costanti e aggressive, con l'invio di centinaia di messaggi che contengono violente minacce di morte e anche l'indirizzo di casa di Cristina.
Cristina afferma di essere in ansia e di non sentirsi al sicuro, tanto che ha dovuto smettere di pubblicare video con il suo volto su Instagram per evitare che i suoi clienti venissero coinvolti. Ha anche subito un danno lavorativo non indifferente.
La situazione è diventata ancora più pericolosa quando gli autori delle minacce hanno reso pubblico l'indirizzo di casa di Cristina e hanno iniziato a contattare anche le persone che la seguivano sui social media. Cristina ha denunciato il fatto alla Polizia Postale e ha integrato la denuncia più volte, ma si sente ancora in pericolo e non tutelata.
La storia di Cristina è un esempio della violenza e dell'intimidazione che le donne possono subire sui social media, solo per aver espresso le loro opinioni e per aver parlato di temi scomodi come i diritti delle donne e la violenza di genere. È fondamentale che le autorità prendano misure efficaci per proteggere le persone che subiscono questo tipo di violenza e per punire gli autori di questi reati.
