Rider a Bologna sotto l'alluvione: “Pedalavo con l'acqua ai polpacci, 28 ordini senza mance. Alla gente non importava ma non potevo fermarmi”
Neppure il maltempo che ha colpito Bologna e l'Emilia Romagna ha fermato il suo lavoro da rider. Lui, come tanti suoi colleghi non conoscono riposo, pausa, o motivazioni per non farlo. Se un'occupazione ce l'hanno se la tengono stretta, incastrati nella logica del cottimo, del pagamento a consegna e dell'incognita mance.
È la storia accaduta negli scorsi giorni a uno dei tanti rider pachistani sotto le due Torri. Un ragazzo 22enne che nella notte tra sabato e domenica ha consegnato 28 ordini a domicilio nonostante su tutta la zona si stesse abbattendo un nubifragio in grado di creare danni ancora da quantificare. Ha lavorato in sella alla sua bici e descritto la sua serata in mezzo alla tempesta in un'intervista al Corriere, celando il suo vero nome per…