Rissa in Regione, La Russa provoca Majorino e il dem gli toglie il microfono: poi le spinte
In senato, La Russa ha scatenato un'aspra reazione contro Majorino e gli altri consiglieri della regione Lombardia. La controversia è iniziata con una mozione di censura contro La Russa, accusato di aver espresso idee che non sono state bene accette dai suoi oppositori.
Durante il suo intervento, La Russa ha detto che crede che “da parte sua” vi sia il dovere di chiedere scusa ai cittadini Lombardi per il tempo perso in discussioni inutili. Ha affermato che la sua intenzione non era offesa alcun corpo ma semplicemente esprimere le sue idee e concetti. Tuttavia, è intervenuto un consigliere che ha espresso una serie di insulti contro La Russa, provocandolo a reagire.
La Russa ha accusato gli altri di essere “auliche” e “illuminati” e di non saper fare nulla di concreto per i cittadini. Ha sottolineato che non è mai stato contrario alla libertà di esprimere le proprie idee e che la matrice violenta dei propri oppositori è una fonte di insulsaggini.
Il clima si è fatto sempre più teso e Majorino ha tentato di riprendere la parola, ma La Russa non glielo ha consentito, accusandolo di essere “nascondito dietro i suoi amici” e di non avere il coraggio di affrontare apertamente le sue opposizioni. La discussione si è conclusa con la richiesta di sospendere l'aula per 10 minuti.
La scena finale è stata segnata da applausi e da una musica strana, che sembrava essere una sorta di “applauso automatico”. La tensione è stata tale che il presidente della regione, La Russa, ha dovuto richiamare gli ordini al parlamentare.