Ritiro truppe in Romania, Rutte rassicura: “Stati Uniti impegnati nella difesa del fianco orientale”
Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha rassicurato che il ritiro parziale delle truppe statunitensi dalla Romania non indebolirà la difesa del Paese o del fianco orientale dell'Alleanza. Durante una visita in Romania, Rutte ha spiegato che gli adeguamenti delle forze armate statunitensi sono normali e che Washington rimane impegnata a difendere il fianco orientale.
Il ritiro di una brigata a rotazione di truppe statunitensi dalla Romania, annunciato la scorsa settimana, non sarà sostituito, ma secondo Rutte, ciò è un segnale positivo dell'aumento delle capacità europee. Un'esercitazione NATO che si terrà questo mese in Romania e Bulgaria, con la partecipazione di circa 5.000 soldati, dimostra che il blocco è in grado di effettuare movimenti immediati su larga scala.
Il presidente rumeno, Nicușor Dan, ha ribadito che il programma di rafforzamento del fianco orientale della NATO significa più capacità militari e più sicurezza per la regione. Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, la NATO ha rafforzato in modo sostanziale la sua presenza sul fianco orientale dell'Europa.
In sintesi, il ritiro delle truppe statunitensi dalla Romania non è visto come un indebolimento della difesa del Paese o del fianco orientale, ma piuttosto come un segnale di fiducia nelle capacità europee e un rafforzamento della presenza della NATO nella regione.

