ROBERTO VANNACCI DEMOLISCE KARIMA MOUAL IN DIRETTA: “LA SMETTA!”
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ROBERTO VANNACCI DEMOLISCE KARIMA MOUAL IN DIRETTA: “LA SMETTA!”

ROBERTO VANNACCI DEMOLISCE KARIMA MOUAL IN DIRETTA: “LA SMETTA!”

“Roberto Vannacci demolisce Karima Moual in diretta: “La smetta!”

Mi prego Paolo, ascoltami ancora un po', perché vogliamo analizzare il conflitto. Israele è un paese ebraico, fondato sulla religione, e tutto ciò che è stato fatto sino a ora. Stiamo parlando, ad esempio, del governo israeliano di estrema destra, un governo composto da esponenti religiosi che fanno occupazioni, perché gliel'ha detto il loro credo, quella loro “Terra Santa” come dicono.

Dobbiamo rimettere in ordine tutti i pezzi e cercare di fare le giuste differenze per riuscire a venire a capo. I bambini sgozzati? No, no, non li vogliamo.

Ora, le persone che credono in altri valori, al di là del credo. Io sono musulmana, non sono l'imam. La religione fa parte della mia cultura, ma ci sono tante altre parti. Come mi diceva l'altra volta, “senaldi”, gridando e grazie all'occidente che sei qui, diritti! Sì, sì, è vero, ma non mi fa pentire, perché questi diritti umani, giustizia, democrazia esistono solo a fasi alterne.

Aggiusto un attimo, il tiro volevo dire che non eravamo noi a combattere daesh, erano loro a combattere daesh e hanno chiesto il supporto dell'Occidente. È una cosa ben diversa, è una cosa ben diversa, proprio evidenzia il fatto che esistono degli Stati islamici che combattono contro il fondamentalismo, contro il terrorismo.

Vorrei ricordare, citandone uno, l'Algeria, che ha sofferto da A partire dagli anni '90, decine di migliaia di morti per il fondamentalismo islamico e il terrorismo islamico. Quindi dobbiamo ammettere proprio da un punto di vista storico, questa questione.

Riguardo i militari, i soldati iracheni, i soldati kurdi che combattevano contro daesh, l'Islam che conosco attraverso queste persone è un Islam tollerante, un Islam moderato, un Islam identitario, un Islam che tiene alla propria cultura, alle proprie manifestazioni. Ma questo non dà assolutamente alcun fastidio. Noi come militari abbiamo sempre rispettato questa cultura e altrettanto mi aspetto che facciano i musulmani e fanno i musulmani quando sono da noi, quelli moderati. Non c'è nulla di strano nel rispettare la civiltà e la cultura del paese nel quale si è ospite.

Nel mio libro, ho scritto una frase che noi dicevamo ai nostri soldati, per invogliarli, per guidarli sempre nel rispetto delle culture e delle civiltà nelle quali si è ospite. Il soldato in terra straniera è come il pesce dopo alcuni giorni, puzza, quindi il soldato italiano in terra islamica deve assolutamente rispettare quelle che sono la cultura, la civiltà, la religione proprio come ci si aspetta che qualsiasi persona che venga dalla nostra parte rispetti la nostra cultura, la nostra città e la nostra religione.


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