Roma, in coda da giorni per un permesso di soggiorno: arriva una parlamentare e la fila svanisce
Una troupe televisiva ha trascorso una mattinata fuori dall'ufficio immigrazione di Roma, in via Patini (zona Tor Sapienza), dove molte persone in attesa di documenti come il permesso di soggiorno sono costrette a dormire per strada per diverse notti nella speranza di riuscire ad entrare. Una donna ha affermato di dover dormire due giorni per poter fare richiesta di asilo politico. Il posto è stato descritto come uno “squid game” in cui le persone mettono in gioco la propria salute.
Un uomo ha affermato di essere lì da venerdì e di aver dormito per strada. Ha raccontato di come lui e un'amica si alternassero per andare al bagno, avvisando sempre la persona che gestiva la lista di attesa.
Un caso è stato quello di un signore di una certa età che, dopo aver aspettato in fila per giorni, si è ammalato e ha dovuto ricorrere al pronto soccorso, sviluppando una bronchite che lo ha costretto a una degenza in ospedale.
Molte persone che aspettano in fila prendono freddo, si ammalano e sono costrette a vivere in condizioni igienico-sanitarie disumane. Solo 30 persone possono entrare ogni giorno e coloro che non ci riescono devono rifare la lista per il giorno successivo. Alcune persone, anche senza fissa dimora, sono costrette a rimanere accampate per strada.
Il problema è stato descritto come un gioco che si ricomincia da capo ogni giorno, con le persone che mettono a rischio la propria salute e incolumità. Il fallimento delle politiche sui flussi di immigrati è stato indicato come una delle cause del problema.
Tuttavia, grazie all'attenzione dei media, il giorno successivo tutte le persone che avevano dormito per strada sono state fatte entrare e hanno ricevuto un appuntamento per formalizzare la richiesta di asilo entro 2-3 mesi.

