Roma: ordigno fa esplodere l'auto del giornalista Sigfrido Ranucci, dura condanna dalla politica
Un ordigno è esploso nella notte a Campo di Scolano, alle porte di Roma, danneggiando l'auto del noto giornalista d'inchiesta Sigfrido Ranucci, che vive sotto scorta a causa delle numerose minacce ricevute negli anni. L'esplosione ha coinvolto anche l'auto della figlia del giornalista.
La notizia dell'attentato è stata confermata dallo stesso Ranucci, che ha ricevuto la solidarietà da tutto lo spettro politico italiano. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha scritto una nota in cui afferma che “la libertà e l'indipendenza delle informazioni sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie che continueremo a difendere”.
Anche il segretario del Partito Democratico, Elly Schlein, ha condannato l'attentato, definendolo “un gesto vile e inaccettabile che rappresenta un attacco alla libertà di stampa e al diritto di essere informati”. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha affermato che “non si può accettare alcuna intimidazione al giornalismo d'inchiesta”.
I pubblici ministeri dell'antimafia di Roma stanno indagando sull'attentato, con l'aggravante del metodo mafioso, e stanno aspettando le prime informative dalle forze dell'ordine. L'attentato è stato condannato da tutte le forze politiche italiane, che hanno espresso la loro solidarietà al giornalista e alla sua famiglia.
