Roma, Quarticciolo in piazza contro il modello Caivano, gli abitanti: “No repressione ma servizi”
“Il tribunale contro il modello Caivano a Quarticciolo, un quartiere in lotta per essere ascoltato. Da anni viviamo qui, io e mia famiglia, e siamo stati sorpresi di scoprire che il nostro quartiere è fra i 6 nuovi inseriti nell'articolo 3 del decreto Caivano. Ma non crediamo che questo decreto sia una soluzione per noi. Tra l'altro, il mio caso è emblematico: abbiamo chiesto la casa popolare nel 2008 e a oggi, 2015, non l'abbiamo ancora.
Il modello Caivano combatte solo a livello di sicurezza, senza prendere in considerazione gli aspetti sociali. Non è sufficiente solo applicare la legge per risolvere i problemi strutturali delle aree come il nostro quartiere. Io vivo a Quarticciolo da 8 anni con mio marito e i miei tre figli, e siamo arrivati a occupare un appartamento di 60 metri quadrati per cinque persone.
I ragazzi del quartiere hanno creato un mondo di giardino sociale, con una palestra e un centro di doposcuola, e credo che siano queste le cose che dovrebbero migliorare. Non dobbiamo militarizzare il quartiere e farne dei delinquenti, come ci è successo negli ultimi giorni con gli sgomberi e la criminalizzazione degli abitanti. Io sono stata vittima di una delle operazioni di sgombero, quando mi hanno preso per violento e messo in cella per sei ore.
Il mio quartiere è viva, ha una sua anima, e ci sono tantissime persone come me che lottano per migliorare la situazione. Non credo che la risposta sia nella repressione, ma nella creazione di servizi pubblici basilari, come la piscina chiusa da 10 anni, o i contatori elettrici ancora da installare. E non dimentico il consultorio, chiuso di recente, che funzionava ancora bene.
L'epidemia di crack si diffonde nel quartiere, e non credo che la risposta sia nella repressione. Dobbiamo creare strutture sociali a sostegno della comunità e ristabilire i servizi pubblici che mancano. Non credo che il modello Caivano sia la soluzione per il nostro quartiere, ma credo che i problemi siano ciò che vivono qui le persone, e che la risposta possa venire dalla creazione di servizi e strutture a sostegno della comunità).”
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