Romeo: “No a un piano basato su favola della minaccia russa”. E Boccia sottolinea le divisioni
Romeo: “Non è chiaro un piano basato sulla favola della minaccia russa”. E Boccia sottolinea le divisioni: “Bisogna parlare subito sul tema che in questo momento sta tenendo in apprensione i cittadini italiani, ma anche i cittadini europei, ovviamente legato a questo riarmo annunciato in modo così roboante da Ursula von der Lay, ma con Matteo Salvini”. Ci siamo posti subito a questo piano presentato senza averlo negoziato con nessuno, con cifre astronomiche. Tra l'altro, si chiede come mai in un momento in cui si sta andando verso una soluzione diplomatica del conflitto tra Ucraina e Russia, improvvisamente si vogliano spendere tutti questi soldi per riarmarsi, quasi un modo per prepararsi alla guerra, piuttosto che a quella che potrebbe essere una tregua e un accordo di pace, un piano basato su minacce realistiche.
La Russia vuole invadere l'Europa, e diventa il pretesto per alcune nazioni per risanare l'economia a spese nostre, meglio che le cose le dicano e le chiamino col nome giusto. Un piano senza visione, con il rischio anche di pesanti ricadute su quelle che sono le spese sociali, genera ansia e apprensione, e non fiducia, di cui invece ha bisogno il nostro continente per far riprendere l'economia. Sembrerebbe di capire che queste complessità non solo siano condivise dalla maggioranza, magari in forme differenti, come giusto che sia, in ogni inizio.
Non siamo un partito unico, ci sono anche delle sensibilità diverse, ma vedo anche all'interno di quella che è l'opposizione, quindi vuol dire che c'è stata stragrande maggioranza del parlamento che vede con perplessità questa corsa agli armamenti. La Lega ha dimostrato fin da subito, con Matteo Salvini, di essere contraria all'invio dei soldati italiani in Ucraina, su questo lei ha dato ampie Assicurazioni già da alcuni giorni.
Erry Kissinger, uno dei più grandi diplomatici statunitensi, aveva detto che l'Ucraina doveva diventare un ponte tra l'oriente e l'occidente, e non l'avamposto dell'uno contro l'altro. Mandare i soldati è il modo migliore per continuare la guerra e non per favorire la pace, forse bisognerebbe pensare più a zone cuscinetto smilitarizzate, se si vuole andare in quella direzione, se si vuole veramente salvare l'Europa. L'unica cosa da riarmare è la diplomazia, questa è la cosa che dobbiamo riarmare, sparita dai radar dal nostro continente. Italia, sia paese pilota per la pace, insieme all'Unione Europea, sostenga ed è giusto in questa direzione, il tentativo da parte dell'Unione Europea di trovare un accordo per il cessate il fuoco che vada tra Ucraina e Russia. La distanza siderale che c'è stata tra la relazione del presidente Romeo e la relazione del presidente Gasparri dà il senso su perché abbiamo cercato in questa risoluzione della maggioranza alcune parole che ci potessero consentire di criticarla e abbiamo scoperto il vuoto. Avete deciso di andare d'accordo, ignorando i problemi. Qui non c'è nulla, colleghi della maggioranza non riusciamo a capire Qual è la posizione del governo sul piano di difesa, sul piano R, l'abbiamo capita dalla relazione del presidente, ma non c'è nessun impegno, e capiamo perché evidentemente per la presidente non si sarebbe aperto un serio imbarazzo con il gruppo della Lega, che ovviamente ha assunto posizioni completamente diverse rispetto a quelle di Forza Italia.
