Ruotolo (Pd): “Superato il deluchismo, ora in Campania no ai candidati-Masaniello”
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Ruotolo (Pd): “Superato il deluchismo, ora in Campania no ai candidati-Masaniello”

Ruotolo (Pd): “Superato il deluchismo, ora in no ai candidati-Masaniello”

“L'era di Vincenzo De Luca è finite, è arrivato il momento di voltare pagina. Il deluchismo, che ha durato trent'anni, è durato abbastanza. Noi del PD avevamo già deciso di non sostenere una terza candidatura come presidente della Regione per Vincenzo De Luca, quindi la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la legge che lo avrebbe permesso di ricandidarsi non è stata una sorpresa. Quello che questo significa è che lo scenario politico cambierà, e noi dobbiamo affrontare questo cambiamento.

Il deluchismo ha portato la degenerazione della , l'idea sbagliata di un sistema di potere senza partiti. Noi vogliamo cambiare questo approccio, aprire le porte dei partiti e pensare al futuro della nostra regione. È arrivato il momento di marcare una discontinuità su alcune questioni programmatiche, come la sanità pubblica, i trasporti e le politiche industriali. Non è solo il problema del lavoro povero, ma anche la mancanza di lavoro nella nostra regione.

Vincenzo De Luca è ancora un interlocutore per il partito, ma se vuole rimanere nell'area, benvenuto. L'avversario è invece la destra, e noi ci battiamo contro di essa, non solo a livello nazionale, ma anche a livello regionale. La destra è pericolosa e noi dobbiamo essere un punto di riferimento per batterla. È importante avere un governo campano, napoletano e campano che si rapporti con il livello nazionale, che sia in grado di contendere e invertire il trend a livello nazionale.

Nel frattempo, dobbiamo costruire l'opposizione e il governo regionale deve avere la massima autonomia, ma anche un dialogo con il livello nazionale. Noi non possiamo più aspettare che il governo nazionale ci dica cosa fare. È arrivato il momento di avere un government delle regioni che si rapporti con il governo nazionale, specialmente per le questioni relative all'autonomia differenziata e alle risposte al Sud.

Il nome che unisce di più? Io so che non siamo ancora alla scelta del nome, ma è necessario un uomo della Campania vera, un napoletano che sia garanzia e non abbia bisogno di Masanielli. Ciò che contiamo è di avere un candidato che unisca tutti, anche se non al 100%, al 90%. Sono convinto che la debba avere un ricambio di classe dirigente. Dieci anni come presidente della regione è un tempo lunghissimo, e noi dobbiamo cambiare.

Ecco, è arrivato il momento di superare il deluchismo e creare un nuovo senso di comunità, di noi e della squadra. Noi dobbiamo essere in grado di aprire porte e non chiusi. Noi dobbiamo pensare al futuro, alla sanità pubblica, ai trasporti, alle politiche industriali e alla mancanza di lavoro. La scelta è chiara: dobbiamo battere la destra e avere un governo regionale che si rapporti con il livello nazionale.”


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