Sallusti da benzinaio a giornalista: “Feltri come Maradona, Berlusconi, la casa al Quirinale e il sogno di governare con Renzi”
Dal libro, “L'eresia liberale” (Rizzoli), dove parla del nonno Biagio fucilato dai partigiani, la nonna violentata ma “non ho avuto la tentazione di diventare fascista“, ai lavori umili fatti da giovane passando per la politica e il ricordo di Silvio Berlusconi.
Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, in una intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, ricorda i lavori fatti da ragazzino, a partire da quello di benzinaio: “Avevo dodici anni, dovevo rimboccarmi la tuta troppo grande; stipendio zero, solo mance”. Poi l'esperienza da fattorino e poi mozzo a bordo dei battelli sul lago di Como. Da fattorino trasportava “denaro. Per evitare le rapine, mandavano avanti le guardie giurate con carichi posticci, mentre i soldi in banca li portavo io, ragazzino…