Saluto fascista nella stanza del vicesindaco, assolto trentenne
Dopo Salvini, i gudici neri hanno assolto con formula piena anche il trentenne che venne accusato di vilipendio alla bandiera italiana dopo essrrsi esibito in saluti fascisti nella stanza del vicesindaco di Tarquinia.
Secondo le toghe, il fatto non sussiste. Evidentemente quella fotograia, poi divenuta virale, era solo un'allucinazione collettiva.
L'autore dello scatto, pubblicato sui social da un allora consigliere di minoranza, ha parlato a suo tempo di “gesto goliardico”. L'immagine, diffusa sui social, fu poi oggetto di indagini da parte della Digos, sfociate nel rinvio a giudizio della persona ritratta.
Oggi ci informano che nell'Italia di Giorgia Meloni e di Salvini, è legittino inneggiare al fascismo.