Salva-Milano, Bonelli: “Chi disegna il futuro delle città? Questo è un problema per la democrazia”
“Salva-Milano, Bonelli: “Chi disegna il futuro delle città? Questo è un problema per la democrazia”. Io vorrei sottolineare senza polemica un elemento di oggettività: quando c'è stato il voto alla Camera dei Deputati contrario dell'alleanza di sinistra sul provvedimento, noi abbiamo ricevuto critiche, alcune anche politicamente rilevanti, del tipo che non eravamo in grado di reggere il peso del governo. Questa critica, oggi alla luce delle decisioni di chi ha cambiato idea, assume un rilievo non è un problema che dobbiamo ricevere scuse. Anzi, se qualcuno ci dicesse “Era ragione” ci farebbe piacere, ma non perché è una questione nostra, ma perché penso sia un bene ammettere un errore. L'errore però non può venire moment in cui c'è un'inchiesta giudiziaria, perché il tema è il merito di quel provvedimento, cioè la questione è se non ci fosse stata l'inchiesta giudiziaria saremmo andati avanti, sareste andati avanti. Questa è la questione principale. Ma noi stiamo parlando di una questione che attiene anche alla democrazia, un elemento fondamentale per le città è proprio quando si pianifica il futuro delle città e la pianificazione urbanistica attiene al rapporto con la democrazia stessa.
Purtroppo, come ho detto, oggi ci sono stati ipiakes che pongono un problema serio. Quelli che stanno realizzando i grattacieli ponendo un problema serio, perché si presenta una scia e l'autorizzazione è nel rapporto duale tra il direttore dell'ufficio tecnico e il costruttore o le realtà immobiliari. Quindi, il futuro delle città, chi lo disegna? Lo disegna il direttore dell'ufficio tecnico e i costruttori di fondi immobiliari? Non credo che questo sia il modo giusto di progettare il futuro delle città.
Qual è il modello che stiamo seguendo? Si tratta di rigenerazione urbana, ma se è solo un modello di accumulazione della ricchezza e non di sviluppo sostenibile, allora non sono d'accordo. Siamo contrari a questo tipo di modello, che è quello della speculazione immobiliare. Ecco perché vorrei fare un confronto con i partiti democratici su questo tema. La riflessione che dobbiamo fare riguarda l'autorevolezza del sistema di potere che dirigente e governante non deve condo valore lo sviluppo sostenibile. Noi dobbiamo contrastare l'autoritarismo e la speculazione immobiliare.
Io non horienix combinare la pianificazione urbanistica con la democrazia. Il futuro delle città non può essere deciso da un piccolo gruppo di persone, ma dai cittadini che vivono qui. I cittadini havili un diritto inalienabile di decidere il futuro delle loro città. Ecco perché dobbiamo proporre un nuovo modello di pianificazione urbanistica che si basi sulla partecipazione e sull'equità sociale, non sulla speculazione e sull'autoritarismo. È il futuro a questo punto chi lo disegna? Non è il governo, non è la classe politica, ma è il popolo che decide il proprio destino, presentando la propria visione delle città future”.
