Salvini premiato come amico di Israele tra le polemiche. E lui non condanna i raid a Gaza
Proprio il giorno dopo in cui 25 Paesi tra cui l'Italia hanno firmato una lettera per chiedere al governo israeliano di fermare i masacri di civili a Gaza, il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini riceve alla Camera dei Deputati la prima edizione del “Premio Italia-Israele”, assegnato per l'impegno nel rafforzare la relazione tra i due Paesi. Il premio è stato istituito quest'anno da una serie di associazioni italiane e israeliane e appare tagliato proprio su misura per conferirlo al leader del Carroccio. Viene consegnato alla presenza, tra gli altri, dell'ambasciatore israeliano in Italia che – come gli altri relatori – non risparmia parole di elogio per la scelta di Salvini di prendere posizioni “anche coraggiose e di rottura” in difesa di Israele. Dal palco, il vicepremier leghista affronta il tema del conflitto in corso a Gaza: si augura genericamente che “tacciano le armi” e “cessi il coinvolgimento dei civili nel conflitto”, ma imputa ad Hamas tutta la responsabilità dello stato delle cose. E non condanna mai in nessun modo le azioni del governo Netanhyau nella Striscia, rifiutandosi di prendere posizione anche incalzato dai cronisti a margine dell'evento
