«”Io denuncerò tutti coloro che hanno dossierato, spiato e spiato dal buco della serratura” – Salvini, furioso dopo il caso del ex dipendente di Banca Intesa che ha spiato gli account correnti, tra cui il suo, chiede l'istituzione di una commissione d'inchiesta e punta il dito contro l'antimafia guidata da Chiara Colosimo – “La Stampa”: “Non sono passati inosservati gli articoli duri inediti scritti dai quotidianii di proprietà del deputato leghista Angelucci, il Tempo e il Giornale. Entrambi chiedono alla commissione antimafia di uscire dal ‘sonno' in cui sembra piombata di fronte ai dossieraggi. Nel partito della premier sospettano che Salvini stia cercando di spingere Colosimo a muovere le acque intorno alle inchieste di Perugia e di Bari, nella speranza che emergano notizie da usare per passare come l'unica vittima del sistema”.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha accusato tutti coloro che lo hanno dossierato, spiato e spiato, chiamando “sonno” la commissione antimafia guidata da Chiara Colosimo. La commissione, infatti, sembra non avere ancora deciso di agire contro gli ex dipendenti di Banca Intesa che hanno spiato gli account correnti, tra cui il suo, di un funzionario che lavorava per la banca a Bari.
Salvini sostiene che la richiesta di una commissione parlamentare d'inchiesta è destinata a cadere nel vuoto, e che la maggioranza non vuole decidere nulla. In sostanza, chiede di abolire l'antimafia e creare uno schema di lavoro più moderno e trasparente. Il vicepremier del Carroccio non è solo in questo, poiché il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, lo sostiene apertamente.
La Commisssione Antimafia, guidata da Chiara Colosimo, sembra essere la principale bersaglio dei rimbrotti Salvini. Il leader della Lega ha dichiarato di essere pronto a denunciare criminalmente chiunque abbia creato dossier su di lui. È un chiaro riferimento all'antimafia, che il leader leghista accusa di essere impotente e inefficiente. “Non sono passati inosservati gli articoli duri inediti scritti dai quotidianii di proprietà del deputato leghista Angelucci, il Tempo e il Giornale”, afferma la Stampa, rivolgendosi alla commissione antimafia e alla maggioranza. “Entrambi chiedono alla commissione antimafia di uscire dal ‘sonno' in cui sembra piombata di fronte ai dossieraggi”. È chiaro che Salvini vuole affrettare la gestione del caso e ottenere un'inchiesta più rapida e più efficace. La sua accuse è quella di voler essere l'ultima vittima del sistema, e che l'antimafia non sia in grado di agire in maniera efficace».