Matteo Salvini è tornato a proporre la castrazione chimica per stupratori e pedofili, intervenendo nel giorno contro la violenza sulle donne dopo il caso di stupro avvenuto nel Parco Romano di Torre Teste. L’aggressione risale al 25 ottobre, ha coinvolto una diciottenne abusata da tre uomini davanti al fidanzato. Le indagini hanno portato all’arresto di tre sospetti già noti per traffici di sostanze stupefacenti, ma i responsabili potrebbero essere almeno cinque. Salvini ha ricordato che la Lega sostiene da tempo questa misura e che una proposta di legge già depositata in Parlamento. Il DDL fermo al Senato dall’agosto 2023 prevede un trattamento farmacologico di blocco androgenico per i condannati per violenza sessuale da applicare su decisione del giudice. In passato la Lega aveva tentato di inserire la norma nel decreto sicurezza senza successo. Anche un ordine del giorno sul tema non aveva portato risultati. L’iniziativa incontra infatti resistenze tra gli alleati di governo. Antonio Taiani, leader di Forza Italia, ha ribadito la sua contrarietà a quella che considera una pena corporale.
