Amadeus ha sottolineato la sua richiesta di fiducia e completa autonomia da parte della Rai fin da subito, affermando che non avrebbe mai accettato di essere solo il direttore artistico dei festival di Sanremo. Ha spiegato che preferisce prendere tutte le decisioni da solo e non litigare con nessun altro, perché ritiene che la responsabilità debba essere assunta interamente da lui. Ha ricordato di non aver avuto idea di quanti festival avrebbe fatto inizialmente e di essersi sorpreso quando gli è stato affidato il primo. Ha ringraziato Fabrizio Salini per avergli dato fiducia, rivelandosi grato anche a Fabrizio Fuortes, che gli ha chiesto di restare altri due anni dopo il terzo festival.
Riguardo alla sua idea del festival, Amadeus ha affermato che non può essere fatto condividendo tutte le decisioni in riunioni con molte persone, ma necessita di una completa responsabilità da parte sua. Ha dichiarato di essere felice di lavorare senza interferenze e ha ricordato un consiglio che ha ricevuto da Pippo Baudo, ovvero che lui deve decidere tutto e portare a casa il festival, perché in caso di insuccesso la colpa ricadrà su di lui.
Il suo obiettivo principale è portare buona musica a Sanremo e garantire ascolti per promuovere la pubblicità. Riguardo alla controprogrammazione, ha affermato che ognuno è libero di fare ciò che desidera.
Sul tema degli ospiti, Amadeus ha annunciato che avrà superospiti in gara e che ci saranno delle sorprese anche quest'anno. Ha specificato che Marco Mengoni sarà sia co-conduttore della prima serata che superospite, eseguendo il brano con cui ha vinto Sanremo e un medley dei suoi successi. Riguardo agli ospiti internazionali, ha affermato che la loro presenza non è fondamentale e dipende dal costo. Ha citato Elton John e Madonna come esempi di artisti che non possono più permettersi di pagare come in passato.
Amadeus ha inoltre ricordato il momento più difficile degli ultimi cinque anni, ovvero la settimana di Sanremo durante la pandemia nel 2021. Ha ammesso che non tutti erano d'accordo nel mandare in onda il festival, ma lui era convinto che fosse importante per l'industria discografica e per il pubblico che stava affrontando un momento difficile. Ha ringraziato Fiorello per il suo aiuto durante quella settimana e ha descritto le difficoltà di organizzare il festival con la platea vuota e tutti i protocolli sanitari da rispettare. Ha concluso dicendo che quel festival non sarà mai dimenticato, soprattutto perché è stato quello dei Maneskin.